Claudio socchiude gli occhi, sorride e guarda fuori, quasi come se dalla finestra del suo studio milanese potesse in lontananza vederlo, il Mare. La curiosità di Claudio è palpabile sin dal primo sguardo. Gli occhi sempre attenti, non c’è dettaglio che sfugga all’immediatezza dei suoi scatti. La spontaneità delle sue immagini è frutto di uno studio continuo sulla luce naturale e dell’esperienza nel saperla modulare sia in interni che in esterni.
Quella prima foto, la palma sulla spiaggia di Key West – che è rimasta un pò ingiallita sulla parete della mia camera da ragazzo nella casa di famiglia – è stata l’inizio di una ricerca inconsapevole ed istintiva: capire il mare, restituire quel richiamo potente, rappresentarlo in un’immagine bidimensionale sarebbe un pò come domarlo, finalmente.
“É stata una delle prime foto che ho stampato, firmato e messo in una cornice: una palma sottile e un gabbiano lontano sulla spiaggia di Key West; era il 1989 io ero giovanissimo e la fotografia una passione molto prima di diventare una professione.”
— CLAUDIO TAJOLI
La fotografia è il mio modo di leggere la vita, di codificarla; è anche il mio modo di comunicare suggestioni, di condividere emozioni e di fermarle nel tempo.
In un’epoca nella quale la velocità è un valore irrinunciabile, fotografare diventa una trasgressione: rubare un’immagine al fluire continuo nel quale siamo inevitabilmente coinvolti è un bisogno antico.
Il mio approccio alla fotografia è una ricerca costante nel rendere la massima spontaneità sia che stia fotografando persone, cibo o design. La natura è spontanea per definizione e il mare lo è all’ennesima potenza, in contrasto con questa ossessione per la velocità lui detta i suoi tempi, i suoi umori, la sua volontà. Non si può fare a meno di rispettarlo e di rimanerne affascinati.
“Uno dei primi ricordi legato al mare è di quando, ancora bambino a 12 forse 13 anni, sulla Costa dei Gabbiani all’Isola d’Elba mi portavano a pescare da una scogliera che allora mi sembrava immensa: la grandezza del mare dall’alto toglieva il fiato; invece dell’esca che mio padre mi preparava con cura dicendomi di fare attenzione, guardavo la linea dell’orizzonte cercandone la fine nella luce rossa del tramonto; chissà quanti pesci hanno mangiato l’esca mentre io guardavo lontano. Poi da ragazzo sono arrivate le vacanze in barca a vela, amavo persino il sale nei capelli che non lavavo mai via: acqua sale e sole diventavano la mia uniforme estiva. Passare le mani nei capelli e sentire il sale mi faceva stare bene.
Infine lo sport. Quando, per la prima volta, ho planato su una tavola da windsurf è stata adrenalina pura, una sensazione che una volta conosciuta cerchi di riprovare appena possibile. Così per i 14 anni successivi (e non ho ancora finito) scappavo a Tarifa non appena possibile: in estate, primavera, autunno, anche a Natale. Si caricava l’attrezzatura nel furgone e via.
Tarifa è la città più a sud della Spagna, spazzata costantemente dal vento di Levante, una ricchezza impagabile per i surfisti. Chilometri di costa contesi tra il mar Mediterraneo e l’oceano Atlantico, separati dal Marocco da soli 14 km di correnti proibitive.
Non mi sono mai limitato a contemplare il mare, per me è un richiamo più potente: ho bisogno di sentirlo, di sfidarlo, di giocarci insieme.
Il windsurf, la barca a vela, il catamarano, sono stati e sono ancora oggi il mio modo di sentirlo, di viverlo con tutti e cinque i sensi, di scambiare energie, esaurendo quelle fisiche e rigenerando quelle mentali.
La fotografia ha sempre guidato le mie scelte di vita, portandomi a scegliere come base da cui partire Milano. La città del design, il fermento culturale, la spinta europea, il carattere cosmopolita, Milano è la città che mi ha permesso di trasformare la mia passione in professione.
Da allora sono passati quasi trent’anni che fotografo in giro per il mondo, cercando sempre il Mare dietro la macchina fotografica.
Claudio Tajoli è un fotografo specializzato in lifestyle ed interior design.
I suoi lavori sono stati pubblicati da editori nazionali ed internazionali nel mondo del food e del design e fra i suoi clienti si annoverano le più importanti agenzie pubblicitarie e aziende di interior design. É il fotografo che Zarotti ha scelto per il progetto “Il Mare dentro”.
Scopri il suo lavoro su: www.claudiotajoli.com